mercoledì 30 ottobre 2013

Mobile Suit Gundam [Piovono Mobile Suit]

  La prima, l'inimibitabile, sicuramente non l'unica. Sarò sincero, parlare di questa serie mi mette anche un po' in difficoltà, è stato detto di tutto, l'internet è pieno, esiste in dvd in Italia e l'hanno vista in tanti. Ne hanno persino tratto un fumetto dalla storia della realizzazione: Gundam Sousei. Ma non posso non iniziare così, un discorso completo su Gundam non può prescindere da questa serie, non posso iniziare parlando d'altro.

Un po' di storia: È 1979, la tv è piena di robot, il fenomeno super robot impazza alla grande soprattutto tra i più piccoli, gli studi d'animazione sfornano a ritmo continuo, con budget spesso al limite del ridicolo e serie a volte dimenticabili. Molte di esse effettivamente dimenticate e introvabili. Un autore che già si è fatto conoscere nel mondo dell'animazione robotica con opere interessanti (Daitarn 3 ad esempio) decide di provare a creare una serie veramente innovativa. Il tizio si chiama Yoshiyuki Tomino, la serie potete immaginare quale sia.
Ad aiutarlo due giganti dell'animazione: Yoshikazu Yasuhiko al charachter design e alla direzione dell'animazione, Kunio Okawara al mecha design.

Trama: L'anno è il 0079 secondo la datazione dello Universal Century (da adesso UC), gli esseri umani abitano nelle colonie nello spazio, chiamate Side, e sulla terra, Side 3 si dichiara indipendente e in barba alla democrazia si dichiara Principato di Zeon. Per far capire che non scherzano lanciano una colonia spaziale sulla terra. Inizia quella che sarà poi conosciuta come Guerra di un Anno. Zeon ha anche un'arma rivoluzionaria, che permette di combattere su terra, nello spazio e ovunque serva. Sono i Mobile Suit, enormi robot, dai 15m in su, che all'inizio garantiscono le vittorie sul campo.
Durante un assalto ad una colonia un ragazzo, Amuro Rei, trova per caso il nuovo prototipo di MS della Federazione: il Gundam! Per difendersi e salvare la colonia sarà costretto a pilotarlo, si unirà poi all'equipaggio di fortuna della White Base e da lì parteciperà agli ultimi mesi della guerra, rivelandosi spesso decisivo.

Cosa ne esce fuori: Esce una serie di 43 episodi, che seppur rifacendosi agli stilemi classici dell'animazione robotica, apporta modifiche importanti, talvolta rivoluzionarie. Partendo dal fatto che i nemici sono esseri umani, che i robot sono solo armi, sostituibili, prodotti in serie.
Non ci sono lunghe trasformazioni, non ci sono mostri strani venuti da lontano. I robot possono rompersi, esplodere, rovinarsi, finire le munizioni. Nasce il Real Robot. Genere che avrà pochi veri esponenti di spicco e di cui Gundam continuerà ad essere sempre il più importante rappresentante.
La serie ha un grandioso inizio, i primi episodi sono da vedere tutti in fila, presentando i personaggi e iniziando a raccontarci la loro storia, una fase centrale un po' stanca anche se con degli ottimi picchi e una parte finale fantastica. Commovente a più riprese.

I personaggi sono indimenticabili, si può non essere d'accordo su chi sia il nostro preferito, ma è innegabile che molti di essi rimangono impressi, e non solo Amuro, su cui sarà poi modellato Shinji Ikari di Evangelion, ma tutto l'equipaggio della White Base, soldati per caso, più spaventati che eroi, e durante la serie daranno eccezionalmente prova di essere letali tanto quanto Amuro, e, soprattutto, Char Aznable. Carismatico antagonista, misterioso e capacissimo, ma anche lui con i suoi difetti, i suoi errori, i suoi amori.
Il mecha design di Okawara fa il resto, rendendo i robot massicci, potenti, affascinanti. Vero elemento di forza visivo, che permetterà alla serie di vendere milioni di modellini, più o meno grandi.

Qualche lato negativo? Beh, non siamo ancora alla perfezione. La serie è basata su un tipo di narrazione che ormai può risultare difficile da sopportare, il taglio è molto televisivo e molte innovazioni vengono però smorzate in nella seconda metà dell'opera a causa dei bassi ascolti. La realizzazione tecnica non parte benissimo e va persino in calando, con spesso animazioni ripetute ad ogni episodio, o rubate dalla sigla. Gli schiaffoni tra l'equipaggio ad un certo punto diventano un po' troppi. Tutto sopportabile, ovvio.

Risultati: La serie sarà un successo in ritardo, viene rimessa in onda subito dopo la fine e per la prima volta ci si accorge che c'è un pubblico adulto che aspettava questo tipo di storie, di personaggi e di avventure. Si aprono nuove prospettive che saranno esplorate piano piano. Si apre il mercato del modellismo robotico, Tomino non si fermerà per un bel po' di tempo dal creare una serie dopo l'altra, di cui altre 3 di Gundam, Gundam diventa un marchio di successo, aprendo prima ai seguiti, poi agli universi alternativi.

Come recuperarla? DVD editi da Dynit

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