mercoledì 29 gennaio 2014

G-Saviour [Piovono Mobile Suit]

Ed ecco a voi l'unico live-action di Gundam, nonché uno dei pochissimi live-action coi robottoni esistente! Ed è saldamente piantato nella continuità dello Universal Century!

Un po' di storia: 1999, ventesimo anniversario della serie originale, la Sunrise decide di festeggiare producento questo lungometraggio per la TV, una coproduzione Canada-Giappone. Il budget è televisivo, lo staff anche, Tomino non è in alcun modo coinvolto.

Trama: UC 0223, la Federazione è stata smantellata e il suo posto è stato preso dal Consent, che controlla terra e colonie. Mark Curran è un ex-soldato ritiratosi che lavori in un istituto di ricerca sottomarina, si troverà per caso invischiato in un complotto che coinvolge Gaea, una lontana colonia agricola, uno scienziato scomparso e parte dell'esercito. Ovviamente finirà per pilotare il G-Saviour, il super mobile suit di turno.

Cosa ne esce fuori: Chiariamo, non è così tremendo come avreste potuto sentire in giro, ma va detto che non è che sia granché. La sceneggiatura non ha grossi buchi e voragini e tutto sommato scorre senza particolari problemi, i personaggi hanno un loro arco evolutivo, ma è tutto molto piatto. Gli effetti speciali sono semplici e grigi, ma è pur sempre un prodotto televisivo del '99, e sono comunque ben animati.
Il protagonista è un po' odioso, e i suoi dubbi vengono sempre risolti molto di fretta. Ma va detto che la sua storia si adagia abbastanza a quello che è lo standard della saga: personaggio coinvolto per caso che decide di fare la cosa giusta.
I personaggi secondari sono invece abbastanza scialbi, e i cattivi sono veramente bidimensionali, ma qua penso che il problema sia il tentativo di creare un cast troppo ampio.
Il G-Saviour è un mobile suit pesante e colossale, e per quanto sia graficamente povero rimane sempre abbastanza credibile. Va detto anche che ci troviamo per la prima volta di fronte ad un tentativo realistico di rappresentare i mobile suit con attori in carne ed ossa, e tutto è molto sperimentale. Nel '99 non ci sono neanche programmi che riescano a gestire la fisica di mostri del genere. Per quanto non eccelso il risultato finale è sicuramente apprezzabile il tentativo.

Lati negativi: Come potete leggere sopra se le intenzioni sono buone il risultato è abbastanza deludente. Non si lesina sulla quantità di scene d'azione o di astronavi, stiracchiando il budget il più possibile. I robot si muovono nella stessa maniera in acqua, in atmosfera e nello spazio, quando le serie fatte finora hanno sempre insistito sulla difficoltà di passare da un ambiente all'altro.
La gravità è gestita veramente male e i mobile suit secondari sono lentissimi nei movimenti.
Gli attori hanno un tipo di recitazione molto elementare, ma va detto che sono in linea con gli standard televisivi di quegli anni.

Risultati: Non so quanti l'abbiano visto al tempo, venne dimenticato abbastanza in fretta e di solito non viene citato neanche dalla Sunrise. Anche il merchandising è molto ridotto: un videogioco per ps2 e un romanzo (che, curiosamente, è l'unico romanzo di Gundam pubblicato in Italia).
EDIT: Mi suggeriscono che la Star Comics ha pubblicato i 3 romanzi di Tomino riguardanti la serie classica.

Come recuperarlo: Si, avete indovinato, Starsubber anche a questo giro. C'è veramente bisogno che vi linki il sito?

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martedì 28 gennaio 2014

Mobile Suit Gundam Victory [Piovono Mobile Suit]


Ultima serie tv dedicata allo Universal Century, sia in ordine di uscita, che in ordine cronologico. Probabilmente è l'opera di Tomino più personale e più particolare, e scrivere questa recensione mi è costato più fatica del previsto.
NOTA: Ci potrebbero essere spoiler sulle opere precedenti.

Un po' di storia: 1993, la Sunrise decide di rilanciare il marchio di Gundam dopo 14 anni dall'inizio della saga. Il precedente flop del costosissimo F91 li porta però ad andare con i piedi di piombo: medio budget, Tomino alla regia per catturare i vecchi fan, storia completamente nuova e design bambinesco per attirare il pubblico più infantile, robot giocattolosi per vendere i modellini. Tomino è però in una fase di depressione e pessimismo, che era già cominciata anni prima e che si risolverà solo dopo la realizzazione della serie.

Trama: UC 0153, 74 anni dopo la guerra di un anno. La Federazione Terrestre è ormai indebolita, sia politicamente che militarmente. Approfittando della situazione l'impero di Zanscare, nato su Side 2, decide di tentare una conquista e di imporre i suoi ideali matriarcali sulla terra.
Uso Ewin, 13enne, che vive vicino Praga, viene coinvolto suo malgrado nello scontro e si unisce alla League Militaire, un'organizzazione indipendente, per combattere Zanscare. Diventa per caso pilota del Victory Gundam.

Cosa ne esce fuori: Cominciamo col dire che le due opening mi piacciono tantissimo, sia musicalmente che graficamente. Il design invece è abbastanza anomalo. Se da un lato il Victory è un bel Gundam il resto dei MS vanno dal mediocre, all'atroce. Stenderei un velo pietoso sulla flotta Motorad. Il Victory 2 è un po' troppo giallo ma fa la sua figura.
Ah, viene trovato un senso reale al robot componibile, finalmente.
Il livello dell'animazione parte in maniera mediocre e di tanto in tanto migliora, ma da un punto di vista grafico e visivo la serie si confonde con le tante produzioni anni 80 e 90, anzi, rispetto a quanto visto fino a poco prima in Gundam sfigura proprio.
Quello che rende questa serie interessante è la maniera in cui Tomino imbastisce storia e dialoghi. Non siamo all'ennesima riproposizione del conflitto zeoniano, anzi, di questa guerra non vediamo neanche bene come è iniziata, ma rusciamo solamente a seguire il flusso di informazioni che arrivano ad Uso. E quello che arriva ad Uso è un turbine di morte e violenza.
Victory è una serie in cui c'è un senso di morte e tragedia aleggiante perennemente. In cui non sai mai chi potrebbe essere il prossimo a morire e in cui non c'è una ragione dietro le morti, non c'è un filo logico. Normalmente i personaggi muoiono quando hanno svolto la loro funzione o sono arrivati alla conclusione del loro percorso, in Victory no. I personaggi muoiono e basta.
Tomino non è nuovo ad usare la morte però, anzi, in Zeta abbiamo già visto come Kamille arrivi persino ad accettare la morte, ma dove Kamille era il personaggio che camminava fianco a fianco con la mietitrice, che in Zeta i personaggi morivano sereni, in Victory i personaggi continuano a combattere contro la morte e a non accettarla praticamente mai. Kamille è un po' un Amleto gundamico, che nel finale della sua serie riesce finalmente ad essere in pace solo quando è cerebroleso e dopo aver fatto da tramite tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Uso invece non viene aiutato dai morti a terminare i conflitti ma si fa indicare da loro il prossimo obiettivo, regalando a Katejina un destino forse peggiore della morte. In parole povere Victory è un'opera depressa che però non vuole essere deprimente. La morte è negativa, la morte è dolore, la morte non può essere accettata. Inevitabile, ineluttabile, pervade tutta l'opera, ma nessuno in tutta la storia si sogna mai di accettare la morte, se non i più anziani nel finale.
Un'altro fattore che pervade l'opera è la misantropia. Tomino riserva la totale positività a 3 personaggi di totale, Uso, Karlmann e Marbet, tutti gli altri sono sempre sfumati negativamente, sia i genitori di Uso, sia i suoi compagni. A conti fatti la vera differenza tra i "buoni" e i "cattivi" è che i primi sono quelli che hanno deciso di accettare i propri limiti e di superare i propri difetti.
I buoni si fanno pochi scrupoli ad usare dei bambini in guerra, i cattivi si fanno portatori dell'amore materno. Ma se idelisticamente potremmo anche concordare con gli Zanscare non solo i modi sono tremendi, ma ci troviamo di fronte a persone che non sono mai riuscite ad andare oltre il rapporto madre-figlio e che tutto quello che vogliono è tornare a quello status. Uso invece durante la storia riesce a maturare, e passa da bambino in difficoltà a colui che vuole difendere la nuova vita che deve nascere (il figlio di Marbet).
In tutto questo c'è un numero enorme di comic relief, di personaggi buffi, di ragazzini, di robot ridicoli, di cani che fanno facce strane e di Haro superpotente. La serie non è neanche triste, anzi, ad una prima occhiata rimane un giocattolone, è solo depressa nel suo essere.
Il punto di forza rimane sicuramente la sua sceneggiatura, il suo decidere di concentrarsi sul personaggio di Uso, finendo per raccontare una storia quasi intimista, piazzando alcuni dialoghi nel momento giusto e nel modo giusto che andrebbe mostrato nelle scuole di cinema di tutto il mondo.
La regia è priva di grandi inquadrature e di grandi vezzi, e non fa nulla per valorizzare nè lo spazio nè i mobile suit, ma tutto sommato guida lo spettatore senza farlo mai perdere.
Infine possiamo vedere come la donna venga esaltata nel suo essere madre, in una visione quasi religiosa (Marbet non può essere colpita dopo che è rimasta incinta).
Ultima nota: il sadismo di Tomino viene spesso controbilanciato dalla compassione di Uso, e mi sembra di star guardando il campionario delle paure, ansie e desideri del regista.

Lati negativi: Dal punto di vista grafico come abbiamo già detto è molto scadente, molti personaggi sono abbastanza piatti e il senso di morte può essere un po' indigesto. Alcune navi sono veramente ridicole. Il contesto è totalmente tralasciato e in realtà non si capisce neanche bene chi fosse il vero cattivo. Mi viene il dubbio che sia tutto un piano dello Jupiter Empire. Se fosse durato 10-20 episodi in meno ne avremmo tutti giovato a causa di una parte centrale un po' legnosa e ripetitiva.

Risultati: Non un flop da portarla a cancellazione prematura, ma non un successo da portarla ad avere seguito. Non un flop da portare alla morte il franchise, ma non un successo da evitare la strada delle nuove timeline.
Ignorata da più è sicuramente una delle serie meno note e apprezzate. Rinnegata da molti fa per l'aspetto visivo e non necessaria alla conclusione delle trame. Pochi modellini venduti, non è mai arrivata nel mercato occidentale.
Dall'anno successivo le serie tv saranno legate sempre a nuovi universi e finalmente si riuscirà nell'intento di catturare quel pubblico infantile di cui a Tomino è sempre importato poco.
Quest'ultimo uscirà finalmente dalla depressione ma tornerà alla regia di un Gundam solo nel 1999 con Turn A Gundam, che sarà una serie molto più solare.
Esistono anche pochissimi prodotti collaterali, un paio di fumetti e basta se non erro. Peccato perché sarebbe stato bello vedere come si sarebbe potuto sviluppare questa nuova fase dell'UC.

Come recuperarla: In questa già più lunga del solito recensione mi sento in dovere di fare delle specifiche anche qui. La serie è stata subbata dagli Starsubber, come già altre serie, è stato un fansub dalla lavorazione travagliata che è durato per ben 7 anni (Qui un sunto della storia da parte dello staff). Si tratta finora della serie più lunga da loro realizzata, e visto il lavoro fatto, migliore di quello di molti professionisti, un ringraziamento se lo meritano.*

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*Un ringraziamento se lo sarebbero meritato pure se avessero fatto schifo eh.

lunedì 27 gennaio 2014

Street Fighter 2 - The Animated Movie [L'Angolo delle Cose Perdute]

L'Angolo delle Cose Perdute è lo spazio in cui il vostro Esploratore tira fuori dal cassetto opere dimenticate ma meritevoli di una visione per i motivi più disparati.

Street Fighter II è il gioco che ha praticamente inventato il picchiaduro come lo intendiamo adesso. È stato un successo mondiale che ha dato il via ad un marchio che tutt'ora continua a vendere e che ha sfornato una quantità di videogiochi enorme.
Parallelamente esiste anche tutta una serie di produzioni animate e live-action che qua in Italia non hanno mai fatto breccia nel pubblico. Oltre ai due film con attori in carne ed ossa, tremendi entrambi, si sono una serie animata di 26 episodi, Victory, e ben 4 lungometraggi: Alpha, Alpha Generations, The Ties That Bind e quella di cui andiamo a parlare oggi.
Ho scelto questo per due motivi: è l'unico doppiato in italiano, è il migliore.
NOTA: Non è in alcun modo legato al live action. Per fortuna.

Contestualizzazione storica: 1995, Street Fighter 2 è uscito 3 anni prima ed è il più grande successo che la Capcom abbia mai visto. Riproposto in una marea di salse differenti aggiungendo ogni volta un paio di personaggi è una macchina per fare soldi. Si decide di fare il grande passo: portare la serie al cinema.

Ora, la trama in un picchiaduro è una cosa abbastanza accessoria di solito, e SF non faceva eccezione. I personaggi avevano tutti un certo carattere ma non è che ci fosse qualcosa di serio dietro.
Il film è uguale.

La più o meno trama: Bison vuole reclutare Ryu, che gira per il mondo per allenarsi. Altri personaggi vogliono ostacolare Bison. Più o meno è tutto qui.

Visto che il film dura un'ora e mezza, cosa succede? Botte. Tante botte.
Il film presenta tutta una serie di combattimenti coreografati ed animati benissimo in cui vengono messi in mostra tutti i personaggi del gioco. Alcuni fanno delle semplici comparsate ma ad alcuni sono dedicati dei combattimenti lunghissimi e fantastici.

Una delle cose che non ho mai capito è perché nei film e nelle opere tratte dai picchaduro si tenti di aggiungere una trama, che spesso finisce per rubare spazio a quello che dovrebbe essere la sostanza: le botte. Cioè, se mi vado a vedere Street Fighter non voglio un'ora e mezza di gente che parla a vuoto, voglio vedere gente che combatte.

Questo film non presenta sicuramente questo problema, anzi, è talmente improntato per piacere ai fan del gioco che alcuni combattimenti diventano veramente fini a se stessi se non si conoscono i personaggi.
Se non c'è trama e non ci sono personaggi si finisce per avere un prodotto improntato bene o male solamente ai fan del gioco o a chi capisca chi sono i personaggi sullo schermo.

Il mio personaggio preferito è Ciccio, c'è nel film? Si, e a meno che tu non sia l'unica persona che ha come preferito Dee Jay ha anche un combattimento soddisfacente.

Il finale: una sequenza di combattimenti che coinvolge svariati personaggi, che domande.

Perché dovrei vederlo e non lasciarlo nel dimenticatoio? Perché è il miglior prodotto uscito col marchio di Street Fighter che non sia un videogioco.

Cosa resterà? Il film godrà di una diffusione internazionale e darà il via a tutte le altre produzioni animate della saga.

Come vederlo: Su YouTube c'è il film completo, altrimenti potete pescare nel torrente. Ma in italiano non si trova a grande qualità.

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domenica 19 gennaio 2014

Mobile Suit Gundam F91 [Piovono Mobile Suit]


Un po' di storia: 1991, sono passati due anni dal successo di Char's Counterattack, e si sta pensando di creare una nuova storia di Gundam, che possa essere un nuovo inizio per tutti, nuovi e vecchi, che però porti avanti le tematiche di un tempo e che possa far parte della legacy. Nasce così F91, ambientato nel UC 0122, serie tv in cui... Serie tv!? Inizialmente così doveva essere, se decide però di creare una saga cinematografica, tre film, nel primo dei quali vengono condensate le sceneggiature dei 13 episodi già scritti.
Viene rimessa su la squadra originale (Tomino, Yasuhiko, Okawara) e una megaproduzione che non bada a spese. Tomino però è in fase depressiva acuta, che non si risolverà fino a metà degli anni '90.

Trama: UC 0122, l'esercito di Crossbone Vanguard, che porta avanti gli ideali dell'aristocrazia spaziale, attacca Frontier IV, la colonia dove vive il nostro protagonista Seabook Arno, facendo una strage. Un gruppo di sopravvissuti scapperà verso Frontier I, rifugiandosi sulla nave Space Ark e aiutando la resistenza, scoprendo che le loro vite sono legate a doppio filo con questa guerra, alcuni da una parte, altri dall'altra, come Cecily, in realtà figlia di Carozzo Ronah, vero cattivo del film.

Cosa ne esce fuori: condensare 13 episodi in 2 ore non è un'impresa semplice, e per quanto la prima metà riesce ad essere fluida ad un certo punto gli eventi iniziano a succedersi troppo rapidamente, lasciando la sensazione che qualcosa manchi nel mezzo. Troppi personaggi per essere gestiti, troppi eventi per potersi districare. Tomino per quanto non fosse il ritratto della felicità nelle precedenti opere, qua è veramente depressivo: i morti sono tanti e presenti dall'inizio, non c'è speranza, i rapporti familiari fanno sempre e comunque schifo, gli esseri umani fanno schifo, i cattivi fanno schifo. C'è un po' di speranza nel finale, ma non troppa comunque.
Dove però il film vince a mani basse è la realizzazione tecnica, l'F91 è uno dei migliori Gundam visti finora, Carozzo fa veramente paura, e l'animazione è a livelli stratosferici. Veramente, passerete metà film con la mascella spalancata per quanto sia fatto bene.
Una nota su Carozzo, che per quanto non pienamente caratterizzato, sarebbe potuto essere il vero erede di Char se espanso come personaggio, [Spoiler] nel finale muore quindi ciccia, passiamo avanti [/spoiler].
Il finale è fortunatamente non così sbrigativo come si potesse temere, anzi, è emozionante e fantascientifico il giusto. Peccato che sia monco, con la scritta finale "Questo è solo l'inizio" che sembra più una presa in giro a posteriori.
Registicamente Tomino si dedica tantissimo ad inquadrature ampie, campi lunghi, concendosi spazio spesso per azioni spettacolari. Una delle sue migliori opere da questo punto di vista.
Ah, ci sono alcuni rimandi estremamente evidenti a Star Wars, sia nelle musiche sia nella storia, che già era "citato" sin dall'inizio, ma mai così esplicitamente (a parte il discorso delle spade).

Lati negativi: Oltre alla seconda parte molto sbrigativa bisogna segnalare tantissimi personaggi inutili o monodimensionali. Solo 3-4 personaggi sono veramente caratterizzati, per gli altri suppongo si puntasse sui mai realizzati seguiti. Ci si perde proprio tra i vari personaggi che ci sembrano tutti uguali e nomi che si fa fatica a memorizzare, acuendo la sensazione di stordimento durante la seconda parte.

Risultati: Un flop, il che porterà alla cancellazione dei due seguiti annunciati, lasciando la trilogia incompleta. Nessun film cinematografico con materiale inedito riguardante Gundam verrà realizzato fino al 2010! Tomino riadatterà le trame lasciate in sospeso in Crossbone Gundam, fumetto da lui scritto (disegnato da Yuuichi Hasegawa) che però ancora sto leggendo, quindi ne riparliamo più avanti. Questo film è però il primo vero tentativo di ricominciare con Gundam, e per quanto sia un flop porterà la Sunrise a provarci insistentemente, iniziando a progettare gli universi alternativi che finiranno per diventare lo standard del marchio.

Come recuperarla: In italiano esiste in DVD e Blu-Ray editi da Dynit, che si fregiano anche di un doppiaggio decente. Prendetevi la versione in alta definizione che ne vale veramente la pena.

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