martedì 26 agosto 2014

Black Rock Shooter OAV [Angolo delle Cose Perdute]

Black Rock Shooter non è solo un anime, è un fenomeno di costume, in cui il merchandising vale commercialmente molto più di quanto non valgano i prodotti di puro intrattenimento.
Internet straborda di immagini, sfondi, canzoni, vendita di gadget, e quant'altro.
Quindi, perché nell'Angolo oggi dovrei parlarvi di BRS?
Perché anche se in Italia sono arrivati i fumetti e la serie tv è disponibile anche in bluray, c'è un prodotto che ci siamo dimenticati di importare: l'OAV che ha dato origine alla serie.

Così nascono i miti. BRS ha una genesi veramente strana e particolare. Huke, un illustratore, una mattina si sveglia e crea un disegno che segnerà in maniera indelebile la sua vita. Questo qui. Il giorno successivo è il 26 dicembre 2007 e Huke lo posta sul suo blog. Huke è membro di un gruppo musicale: i Supercell, in cui milita anche Ryo, che vede il disegno ed ha un'epifania: deve scrivere una canzone che parli di quella ragazza. Passano alcuni mesi e un video musicale prende vita, la voce è quella di "Hatsune Miku", che in realtà non esiste ed è un programma, e i disegni di Huke ovviamente. Eccolo qui. Viene uploadato su Niconico, all'epoca Nico Nico Douga, l'equivalente giapponese di youtube, il 13 giugno 2008, e una settimana dopo approda su Youtube. Ed è subito successo. La quantità di fan art che viene prodotta sul personaggio diventa abnorme, fan video, cover, reintepretazioni, si è aperta una breccia, sta nascendo una fanbase.
Anno 2010, lo studio Ordet ha bisogno di un titolo forte per creare la propria opera prima. La scelta ricade, ovviamente altrimenti non ne starei parlando, su BRS. Attenzione però non sto parlando della serie tv del 2012, sto parlando dell'oav autoconclusivo di 50 minuti, che esce nella primavera di quell'anno e che è al momento abbastanza trascurato dalla fanbase.

L'OAV. Alla regia abbiamo Shinobu Yoshioka, lo stesso che poi dirigerà la serie, che, insieme allo sceneggiatore Nagaru Tanigawa, immagina una storia con protagonista due ragazze: Mato e Yomi, che si incontrano a scuola e che durante l'anno scolastico diventeranno amiche inseparabili. Crescendo insieme ed affrontando l'inizio della turbolenta adolescenza.
So che non è esattamente quello che vi aspettavate.
Black Rock Shooter, che è il nome sia del personaggio che dell'opera, esiste in una dimensione parallela, che forse esiste forse no, che riflette l'emotività della realtà, sfogando in combattimenti quelli che sono gli stati d'animo delle ragazze.

Un mondo fatto a scacchi, croci e proiettili, in cui rabbia e frustrazione diventano la scusa per rocamboleschi scontri tra combattenti.

La trama abbastanza esile permette di prendersi tutto il tempo necessario senza dover ammucchiare eventi e la qualità dell'animazione è sempre molto alta, i dialoghi forse non saranno brillanti, ma si continua a seguire le disavventure quotidiane di queste ragazze, in preda all'inizio della pubertà, con piacere.
Anzi, la fine arriva pure abbastanza improvvisa e spiazzante, visto che ormai sintonizzati su una durata standard da film, allo scadere dei 50 minuti ci si ritrova attoniti a pensare che un'altra ora non avrebbe fatto per nulla schifo.

Contributo al mito? Tanto, ma tutto indiretto. L'OAV è il primo prodotto d'intrattenimento legato al brand e darà il via a fumetti, videogiochi e ovviamente la serie tv, che ad opera dello stesso regista arricchierà ed amplierà il concept, usando proprio gli stessi personaggi.
Questo purtroppo è il più grosso limite di questo film: è la beta version della serie tv, che è un'ottima serie tv, che vince sull'oav sotto qualunque punto di vista. Infatti quando il successo esce dai confini del Giappone questo film viene lasciato indietro.
In Italia non è stato tradotto ufficialmente, e bisogna cercarlo fansubbato per poterlo vedere, io consiglio la versione dei Freedom Subs.

Motivi per vederlo e non lasciarlo nel dimenticatoio: Innanzitutto per completismo se siete fan, per vedere come il brand sia nato, poi se non avete visto la serie è un ottimo punto di partenza, per farsi un'idea o semplicemente perché è un bel film che dura poco e che è un peccato che venga dimenticato.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...